La Brexit rappresenta uno dei cambiamenti geopolitici più significativi della storia moderna europea, con conseguenze che si estendono su dimensioni politiche, economiche e sociali. Il settore agroalimentare è stato coinvolto in maniera rilevante da questo evento storico e durante gli anni di definizione dell’iter di uscita del Regno Unito dall’UE e il sistema delle Indicazioni Geografiche è stato una dei temi attenzionati durante i negoziati, in particolare per quanto riguarda il loro riconoscimento e la protezione garantita. 

Questo studio di Origin Italia propone un’analisi del quadro attuale relativo ai prodotti agroalimentari DOP IGP italiani nel Regno Unito. A otto anni dall’avvio del percorso “Brexit”, la ricerca riporta dati, informazioni e approfondimenti per descrivere una serie di aspetti economici e normativi inerenti al settore agroalimentare e dei prodotti DOP IGP nel Regno Unito. Il lavoro è suddiviso in quattro capitoli:

1. Nel primo capitolo denominato “Scenario” si descrive brevemente il percorso che ha portato alla Brexit, dal referendum del 2016 fino alla definizione dell’Accordo sugli scambi e la cooperazione entrato in vigore nel 2021 e le successive regole in materia di controlli doganali e accesso al mercato. Segue un’analisi descrittiva del sistema agroalimentare del Regno Unito, proposta in forma di schede sintetiche con dati, informazioni e trend per i vari ambiti del comparto agrifood in UK, quali produzione, consumi, distribuzione, ristorazione, e-commerce.
2. Nel secondo capitolo denominato “Mercato” si riporta un’analisi dei dati relativi agli scambi commerciali del settore agroalimentare del Regno Unito negli ultimi anni, con particolare attenzione ai rapporti con l’Italia. Per valutare al meglio gli effetti della Brexit sulle evoluzioni di mercato lo studio, basato sulle banche dati messe a disposizione dagli organismi istituzionali, ha considerati i flussi nel periodo a cavallo del 2020, anno in cui è terminato il periodo di transizione previsto dall’Accordi di recesso ed è stato definito l’Accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione fra l’UE e il Regno Unito.
3. Nel terzo capitolo denominato “Normativa e accordi” si illustra un’analisi dell’attuale quadro giuridico di riferimento per le Indicazioni Geografiche europee nel Regno Unito. Oltre a una vera e propria “Guida per la registrazione delle nuove Indicazioni Geografiche in UK”, utile alle denominazioni europee registrate dopo il 1 gennaio 2021, si descrivono gli aspetti relativi all’utilizzo di una IG all’interno del Regno Unito e le regole per l’importazione dei prodotti agroalimentari nel mercato britannico. Seguono poi approfondimenti sugli accordi bilaterali del Regno Unito in tema di IG, sulle attività dei Consorzi di tutela in UK e sugli enti di riferimento per il settore.
4. Nel quarto capitolo denominato “Brexit e DOP IGP italiane” si espone il punto di vista del settore dei prodotti agroalimentari IG, attraverso l’analisi dei risultati di due indagini svolte presso un campione di Consorzi di tutela e di imprese associate. A partire dalla descrizione della consistenza del mercato UK per il cibo DOP IGP italiano e della sua evoluzione negli ultimi anni, si analizzano i canali di accesso e le leve di posizionamento per le IG italiane nel Regno Unito, le difficoltà e gli effetti maggiormente avvertiti dagli operatori, le attività e le azioni messe in atto e le prospettive percepite dagli attori del settore.