27/11/2024
Gemellaggio tra la Piadina Romagnola IGP e la Bagna Cauda piemontese
La Piadina Romagnola IGP trova nuovi inediti alleati con la bagna cauda piemontese. Il profumato intingolo di olio, aglio e acciughe, dove immergere tutte le verdure crude e cotte dell’orto, è celebrato ad Asti in Piemonte e nel mondo con il Bagna Cauda Day, che attira oltre trentamila commensali in più di 170 locali (info su www.bagnacaudaday.it).
Ecco il motivo della profumata trasferta in Piemonte durante il week end del 23 e 24 novembre 2024 per Alfio Biagini, presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola di Rimini, e di Bruno Bernabei del Consorzio Costa Hotel di Riccione, ospiti dell’Associazione culturale Astigiani, che da 12 anni organizza il Bagna Cauda Day.
I rappresentanti romagnoli hanno partecipato alla simbolica accensione del “fujot” olimpico (il fujot è il contenitore in terracotta che consente di tenere in caldo la bagna) e alla consegna dei premi Testa d’aj (Testa d’aglio) a persone che nella vita hanno dimostrato, con tenacia, passione e un tocco di ironia, di saper andare controcorrente.
Quest’anno i premiati sono stati il fondatore del gruppo Abele e del movimento Libera don Luigi Ciotti, lo scrittore Bruno Gambarotta, la giornalista Alessandra Comazzi, il sondaggista e storico Lorenzo Pregliasco e l’artista monferrina Giorgia Sanlorenzo autrice del disegno che arricchisce i bavaglioloni del Bagna Cauda Day 2024 con il motto “Esageruma nen, il mondo è di tutti”.
I romagnoli hanno portato la loro Piadina Romagnola IGP in dono ai premiati mettendo le basi per un gemellaggio tra Piadina Romagnola IGP e bagna cauda che ha già visto l’associazione Astigiani nel 2023 donare 3000 euro a favore di aziende agricola romagnole alluvionate, nel segno della solidarietà e dell’amicizia.
Ad aprile Costa hotels ospiterà un gruppo dell’Associazione Astigiani per un tour in Romagna sulle tracce di Fellini e alla ricerca delle origini della Piadina Romagnola IGP.
Una curiosità: al Bagna Cauda Day ha partecipato anche un ristorante romagnolo il Fulèr di Ravenna.
Fonte: Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP